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La Regione Puglia presenta la sua prima scheda sottoprodotto sugli scarti della produzione ceramica

Si è tenuto oggi, presso la sala conferenze della Regione Puglia in via
Gentile 52, l’evento “L’economia circolare nel sistema produttivo pugliese: la
valorizzazione dei residui di lavorazione della ceramica”, un convegno promosso dal
Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana per presentare quella che è la prima
scheda sottoprodotto deliberata dalla Regione Puglia, relativa al riuso dei “cocci di terracotta
grezza”
La scheda è l’approdo di una proposta sviluppata da Confartigianato Puglia con la
collaborazione dei tecnici Ecocerved e del prof. Antonio Licciulli dell’Università del
Salento nell’ambito del tavolo regionale circolarità e ambiente. L’obiettivo è supportare le
imprese del settore nel riqualificare come “sottoprodotti” di quello che normalmente veniva
gestito come rifiuto.
Gli scarti di un processo produttivo, infatti, possono essere qualificati come rifiuti e destinati
allo smaltimento con le relative incombenze e i relativi costi, oppure essere gestiti come
“sottoprodotti” se rispettano determinate caratteristiche previste dalla normativa diventando
materia prima seconda per un nuovo ciclo produttivo.
La scheda regionale presentata oggi consente alle imprese di sfruttare il potenziale dei residui
produttivi delle produzioni ceramiche quali sottoprodotto finalizzato alla produzione di
cocciopesto e “chamotte”.
Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali dell’Assessora all’Ambiente, Serena Triggiani,
e dell’Assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, che hanno sottolineato
l’importanza strategica dell’economia circolare per il futuro del sistema produttivo pugliese.
Numerosi esperti hanno partecipato al dibattito: Cosmo Albertini di Unioncamere Puglia;
Daniele Gizzi, Presidente Albo Nazionale Gestori Ambientali; Natale Mariella, Presidente
Albo Nazionale Gestori Ambientali – Puglia; Manuela Masotti, tecnico ambientale esperto
Ecocerved Scarl; Paolo Garofoli, Direttore del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia;
Vincenzo Campanaro, Direttore Scientifico di Arpa Puglia; Antonio De Feo, giurista esperto
in diritto dell’ambiente; Michele Notarnicola, docente del Politecnico di Bari (DICATECh); e
Antonio Colì, Vicepresidente regionale e nazionale dei Ceramisti di Confartigianato.
Nel corso dell’incontro sono state analizzate le normative vigenti, le tecnologie disponibili e le
prospettive future per incentivare l’adozione di modelli produttivi sostenibili. Particolare
attenzione è stata dedicata al ruolo delle imprese artigiane pugliesi nel guidare questa
transizione verso un’economia più responsabile e “a ciclo chiuso”.
Il Vicepresidente nazionale e presidente regionale della Categoria Ceramisti di
Confartigianato, Antonio Colì, ha dichiarato: “La produzione ceramica vanta una tradizione
millenaria del nostro territorio ma oggi abbiamo la responsabilità di guardare al futuro con una
visione sostenibile, attivando progetti di simbiosi industriale. Abbiamo fortemente voluto
l’approvazione di questa scheda, la prima in assoluto per la Regione Puglia perché il riutilizzo
dei residui di lavorazione delle produzioni ceramiche non solo riduce l’impatto ambientale, ma
valorizza il nostro lavoro artigianale, trasformando gli scarti in nuove opportunità produttive:
qualcosa che da sempre è nel DNA dell’artigianato. Questa scheda – ha concluso Colì – è un
segnale tangibile della volontà di Confartigianato e della Regione Puglia di perseguire innovativi
driver di sviluppo per le imprese, percorrendo con fatti concreti la via della sostenibilità”.